Da qualche mese, si è aperto in Italia e nel mondo, un nuovo scenario: l’uso quotidiano della mascherina, per difenderci dal contagio del Virus Covid 19. Chiediamo quindi ad un esperto che problemi può provocare alla pelle del viso. In medicina, per sapere se un nuovo fattore, una nuova abitudine, possa realmente provocare una qualsivoglia patologia, occorre ovviamente molto tempo.
Quindi, per sapere se la mascherina possa essere dannosa per la pelle, almeno in questo momento, siamo nel campo delle ipotesi.
Per un canto però, va ricordato che la mascherina può difendere il nostro viso dall’inquinamento atmosferico che è provato essere dannoso per la pelle e le mucose. Chi soffre di rinite allergica primaverile, ha certamente trovato un grosso giovamento dei sintomi, in quanto la mascherina filtra i pollini. Non è un caso che in Giappone, da tanti anni, la popolazione fa uso quotidiano di mascherine, non come si crede, per l’inquinamento, ma per il polline che, specie nel periodo primaverile, nel paese del Sol Levante, è particolarmente abbondante.
Lo stesso discorso vale per chi è allergico tutto l’anno all’acaro della polvere, accusando sintomi respiratori come l’asma. Da sempre noi specialisti abbiamo consigliato l’uso di mascherine a chi è allergico alla polvere di casa, specie le casalinghe durante le pulizie domestiche (spolverare ecc.).
Per quanto riguarda l’acne non ci sono ancora prove che la mascherina faccia male. Certamente, la pelle deve respirare e per chi soffre di seborrea, questo potrebbe non facilitarne il miglioramento.
Per chi allergico al nichel, la molletta che si trova alla sommità della mascherina per farla aderire al naso, teoricamente potrebbe provocare una Dermatite Allergica da Contatto (DAC). Ma nella gran parte delle mascherine, la molletta è "nichel free."
Per coloro che sono allergici alla parafenilendiamina, presente specie nel nero, sconsiglio l’uso di mascherine di questo colore.
Per concludere, consiglio per precauzione l’uso della mascherina, soprattutto nei posti frequentati come i supermercati, i mezzi pubblici, gli aerei, i luoghi affollati in genere o posti a rischio come gli ospedali.
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