Oramai, “ob torto collo”, l’infezione da Covid fa parte della nostra vita quotidiana. Una cosa certa è che questa malattia è più curabile se diagnosticata precocemente. Tutti sanno che la febbre, i disturbi respiratori e l’alterazione del gusto rappresentano i sintomi tipici dell’infezione, ma è corretto segnalare dei segni cutanei meno conosciuti, presenti anche nei soggetti asintomatici, ma potenzialmente contagiosi.
Come detto nell’introduzione, queste patologie alla pelle possono aiutare noi medici a formulare una diagnosi precoce di infezione da Covid. Dette patologie cutanee possono insorgere a qualsiasi età, sia nei bambini, sia negli anziani. Bisogna sottolineare che il Covid provoca una vasculite, cioè un’intensa infiammazione, su base immunitaria, dei vasi: piccoli e grandi. La vasculite nei pazienti affetti da Covid, è stata ampiamente confermata dagli esami istologici. La pelle è un organo che segnala per primo queste alterazioni vascolari, presenti prevalentemente nel derma.
Tra queste, sono state segnalate particolari lesioni delle estremità (mani, piedi) che somigliano ai comuni geloni da freddo, ovvero macchie rosse, gonfie, con sensazione di prurito e bruciore. Il sospetto che si tratti di lesioni correlate all’epidemia, è dovuto ai numerosi casi visti in questi ultimi mesi, in tutto il mondo. I geloni sono tipici dell’inverno e sono stati visti anche d’estate. Altra prova è data anche dal fatto che questi disturbi cutanei sono insorti in membri della stessa famiglia, rendendo fondata la tesi dell’infezione e del contagio interumano.
Altre lesioni cutanee che compaiono all’incirca nel 20 per cento degli ammalati di Covid, sono rappresentati da rash, urticaria tipo morbilliforme e vescicole simili alla varicella, a volte con una diffusione su tutto il corpo.
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