Sabato 22 aprile ho incontrato qui a Milano, a Tempi di libri la mia amica Fiamma Satta che presentava il suo libro Io e lei edito da Mondadori. Fiamma fa parte della rara categoria di amici veri e duraturi, razza oramai in estinzione. Ci conoscemmo nel 1995, quando lei, voce storica di radio 2, conduceva con Fabio Visca, la fortunata trasmissione Fabio e Fiamma e la trave nell’occhio. La trasmissione durò ininterrottamente per 10 anni per un totale di ben 1800 puntate!
Nel 1993 le diagnosticarono la Sclerosi Multipla, ma io e tanti altri amici ne siamo venuti a conoscenza molti anni dopo.
E Fiamma ne ha fatto cose dopo: dall’avere firmato la famosa rubrica "Fuoco & Fiamma" su Vanity Fair, al conseguimento nel 2003 del David di Donatello come co-sceneggiatrice con Carlo Verdone per il film "Ma che colpa abbiamo noi".
Dal 2006 collabora a La Gazzetta dello Sport e dal 2009 firma la rubrica e il blog "Diversamente aff-abile, diario di un’invalida leggermente arrabbiata" sui temi dell’inciviltà, impegno per il quale, nel 2014, le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano l’onorificenza di "Commendatore al Merito della Repubblica Italiana".
Quando al telefono, parlammo per la prima volta della sclerosi multipla, confesso che, nonostante tanti anni di professione di medico, non sapevo se e come trattare questo argomento, ma Fiamma mi mise subito a mio agio dichiarando che questa malattia era divenuto il suo punto di forza e il suo scopo nella vita.
"Meccanismo di difesa ben elaborato... esorcizzazione del dolore e della disabilità penserete voi... Per niente affatto!"
Solo chi leggerà il libro "Io e lei" si renderà conto che: "Io" è la malattia e "lei" è la paziente. La voce narrante vedrete, è proprio lei, la malattia. Ho trovato straordinaria l’ironia sull’onomatopea della sclerosi multipla: "...gorgoglio di consonanti scivolose..."
Quando ero studente di medicina trovavo a volte alcune malattie caratterizzate da un suono così duro e terrorizzante... ma quando sei studente studi le malattie, però quando sei medico vedi persone che hanno le malattie...
Il libro è spiazzante, come dice la stessa autrice. La forma è semplice, godibilissima e rende sempre "leggero e digeribile" un argomento molto delicato, come il rapporto con una malattia lenta e ingravescente. Leggendolo avrete contezza che il libro narra più la vita che la malattia. La magia che si svilupperà durante la lettura è dovuto al fatto che sorriderete più di una volta.
Con questo libro io, da medico, ho imparato tanto e penso che chiunque lo leggerà vedrà tante cose in modo diverso, ridimensionando tante piccole stupide congiunture quotidiane alle quali a volte diamo un peso sproporzionato.
Francesco Bruno |