Le proprietà benefiche del bambù sono note da tempo. Non è un mistero che nella cucina asiatica il bambù è molto utilizzato da migliaia di anni. Adesso si parla anche della sua azione benefica sulla pelle. A tal proposito intervistiamo il Prof. Francesco Bruno, noto dermatologo a Milano e Co-Fondatore dell’ISPLAD (Società Internazionale di Dermatologia Estetica e Plastica).
Professore per prima cosa vorremmo domandarle: sono vere queste proprietà del bambù? Se sì, con quale meccanismo agisce sulla pelle e sul nostro organismo?
Si sono verissime. Il bambù e i suoi germogli, contengono moltissime sostanze benefiche per il nostro corpo come le fibre, la tiamina, la niacina, le vitamine A, B6, e minerali come calcio, manganese, zinco, rame, ferro e cromo.
E’ anche povero di grassi per cui è adatto a pazienti affetti da malattie cardio-vascolari.
Il fitosterolo ha anche un’azione contro il colesterolo e ripristina la flora batterica intestinale.
E sulla pelle che proprietà possiede il bambù?
Premetto che nella nostra alimentazione, introdurre il bambù, come detto sopra, comporta grandi vantaggi per la nostra salute. Assunto come integratore alimentare ha un’eccellente azione antiaging aumentando la formazione del collagene nella nostra pelle. Il silicio, il potassio, la colina e la betaina contenuti nel bambù sono principi attivi che contribuiscono a rendere i tessuti più elastici.
Non va sottovalutato il fatto che il silicio ha anche un’azione benefica sulle ossa con un’azione contro l’osteoporosi. Associato all’acido ialuronico, preso per bocca, aumenta la sua azione contro le rughe e l’invecchiamento. Rinforza anche capelli e unghie.
Assunto prima dell’esposizione solare (montagna o mare), ha anche un’azione protettiva sugli ultravioletti.
Come si assume questo integratore e per quanto tempo?
Sono piccole capsule che si assumono indipendentemente dai pasti, per cicli di tre mesi. Essendo un integratore naturale, non presenta né effetti collaterali, né controindicazioni.
Ringraziamo il Prof. Francesco Bruno, Dermatologo a Milano, per averci concesso questa intervista.
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