Cosa sono i nei? Il neo (o nevo), è una neoforma- zione benigna della cute che ori- gina dal melanocita, la cellula che produce la melanina (la sostanza che dà il colore alla nostra pelle). La maggior parte di noi presenta un certo numero di nevi sulla su- perficie cutanea comparsi nell’in- fanzia e nell’adolescenza. Nevi melanocitici possono tuttavia essere riscontrati già alla nascita ("nevi congeniti") o comparire in età adulta. Ce ne sono di tanti tipi (piatti, rilevati, verrucosi) e di diversi co- lori (neri, marrone scuro/chiaro, blu...). Il colore non dipende dalla quan- tità di melanina presente nel neo, ma dalla profondità della melani- na (più è superficiale, più è scuro). Il nevo melanocitico è, il più delle volte, innocuo e non necessita al- cun trattamento.
Il melanoma
Il melanoma è un tumore maligno, che può insorgere su cute sana o su un preesistente nevo melanocitico. La melanina è “ospitata” dalla pelle con una sorta di “steady balance” (equilibrio costante). Questo equilibrio è assicurato da due fenomeni:
1) una costante eliminazione dei melanociti ad opera di cellule “spazzino”, i melanofagi;
2) dal normale turnover della pelle.
Quando si viene a perdere questa sorta di convivenza/equilibrio, il nevo degenera in melanoma. Il melanoma origina nella gran parte dei casi dalla cute, da un neo o può insorgere “ex novo” senza un neo preesistente. L’incidenza dei melanomi è in costante aumento. In Italia nei primi anni 90 l’incidenza annuale era di circa 4 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Attualmente in Italia il melanoma ha una incidenza di 12-15 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, mentre in Australia le stime ufficiali parlano di 60 casi su 100.000 persone. Purtroppo è certo, che in realtà, l’incidenza del melanoma è più alta.
L’elevata diffusione del melanoma in Australia è dovuta al clima subtropicale e tropicale. La popolazione immigrata, inglese ed irlandese, con pelle molto chiara, è certamente ad altissimo rischio-melanoma.
In Italia ogni giorno venti persone scoprono di essere affette da melanoma.
In Italia il melanoma ha un’incidenza di oltre 7.000 casi all’anno su circa 200.000 nel mondo. L’incidenza del melanoma è aumentata notevolmente negli ultimi decenni, con un incremento annuo pari al 5-7% nel nostro Paese.
È il secondo tumore come aumento d’incidenza dopo il tumore al polmone nelle donne.
Il 95% della mortalità da tumori cutanei è determinata dal melanoma. Oggi è possibile guarire di melanoma con una diagnosi precoce.
Tra le cause, l’esposizione alla luce solare (in particolare le scottature nell’infanzia e nell’adolescenza), appare come la più importante.
Alcune caratteristiche cutanee, quali il colore chiaro della pelle, dei capelli e degli occhi, il numero di nevi melanocitici, l’eventuale presenza di nevi atipici e la familiarità per melanoma predispongono all’insorgenza della neoplasia.
Individui con tali aspetti somatici dovrebbero sottoporsi con regolarità a visite dermatologiche.
Per potere garantire una guarigione completa e definitiva, il melanoma deve essere infatti diagnosticato precocemente, possibilmente quando è ancora confinato nell’epidermide (melanoma "in situ") e comunque quando il suo spessore è limitato.
La comparsa recente, la crescita rapida o la modificazione di un nevo melanocitico in un soggetto adulto, specie se con le caratteristiche somatiche sopraricordate, vanno tempestivamente segnalate allo specialista dermatologo.
Grazie alla videodermatoscopia digitale il dermatologo potrà diagnosticare precocemente il melanoma.
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